Progetti


Progetto cofinanziato dal programma Erasmus+ Gioventù, Azione Chiave 2 partenariati strategici per l’innovazione

ll progetto EXULI è una iniziativa del CCP-Onlus, Spazio Clinico di Praxis-FCL in Italia, in partenariato con Replay Network che, attraverso un consorzio internazionale (Francia, Grecia, Italia e Spagna) ha ricevuto lapprovazione dalla Commissione Europea. ll progetto EXULI, scelto per lapproccio nel campo della psicoanalisi, prende avvio dall’interrogativo che Einstein rivolse a Freud: “Perché la guerra?” Questa è la base epistemica che ispira il progetto. Domanda alla quale Freud rispose con la sua costruzione della teoria delle pulsioni e la pulsione di morte. Che questa non abbia territori geografici ma sia confinata nei limiti del corpo di ogni soggetto comporta quel che, in ognuno, attraverso il linguaggio e i discorsi dellepoca, ci riguarda e ci avvicina. È fondamentale contare su questa ipotesi, ancora nuova, così da trovare dei limiti attraverso il trattamento del reale nella parola, ipotesi singolare che rende al contempo la specificità della psicoanalisi.

Il progetto si sviluppa a livello internazionale per rispondere all’esigenza di consolidare reti esistenti, per incrementarne la capacità di nuovi sviluppi, attraverso la condivisione e il confronto sulle prassi e i dispositivi di accoglienza delle domande nelle diverse realtà. A partire da quel che negli incontri internazionali si è già avuto modo di trattare (cf. «trauma, esuli e legami sociale», IX° Rendez-vous dell’IF-EPFCL, Medellín, Colombia Luglio 2016); questo progetto si andrà ad affiancare al lavoro dei vari partner coinvolti in questa rete, sugli effetti dell’esilio nell’Epoca dei traumi – cf. Colette Soler, L’époque des traumatismesThe era of traumatism, Quaderno di Praxis n° 3, Edition French / English. Praxis-FCL in Italia and FCL Tel-Aviv, Roma 01/2007.

«Terrorismo, genocidi, guerre, catastrofi naturali. Di fronte agli orrori delle civiltà contemporanee, i soggetti non si rivelano tutti uguali, poiché la lettura che ciascuno fa dell’evento traumatico porta il segno del suo inconscio e quello dei discorsi collettivi. Due saggi di Colette Soler illuminano la funzione e il posto del trauma nei sintomi e nel destino di ognuno.»

A proposito del nome del progetto: Exuli.
Ero stato colpito dall’uso di questo termine nell’espressione latina indirizzata a Giulio Cesare: «C. Iulius Caesar exuli Silla», che non capivo bene; più tardi, quando l’ho trovato negli Epigrammi di M. Valerio Marziale: sia come bandito (messo al bando) sia come esule di… ho appreso che exuli è un dativo singolare, usato nelle locuzioni latine per dire la destinazione, il punto di arrivo di un’azione, indicando la persona a cui si attribuisce il compimento di un’azione. Quando cercavamo un nome per il progetto con i migranti… exuli è tornato alla mia memoria e, dopo averlo proposto, è stato scelto da tutti. Forse rimettere in uso questo termine desueto abbia anche contribuito alla riuscita del progetto? Magari! Diego Mautino

Link Commissione Europea
Link Replay Network


Exiles, James Joyce, 1918

Platform online www.exuli.eu
It contains all the results of EXULI, an Erasmus+ project implemented over the last 2 years. The platform is hosting a *MOOC* and a *Community of Practice* focusing on migrants, empowerment, trauma and communicative expression.

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